Paradiso di Rimini

Dopo alcuni anni di clamorosi successi, soprattutto sotto la guida di Gianni Fabbri, il Paradiso ha vissuto diversi anni di alti e bassi con diversi cambi gestione.

Tuttavia il locale mantiene un grande fascino ed il rapporto con i riminesi, che amano questo locale, non si è mai affievolito.

La struttura interna del Paradiso si sviluppa su 2 piani.

Al piano terra si trova l’area principale del locale con uno splendido ristorante e la grande sala centrale del club.

Intorno alla pista si trovano 3 diverse aree bar e riservate aree tavoli.

Nel piano superiore si trova la sala privèe.

Una sala di piccole dimensioni che può proporsi come esclusivo ristorantino o seconda sala del club. Un ambiente coinvolgente un grado di accontentare la clientela “in” di Rimini.

Inoltre la discoteca Paradiso presenta uno splendido giardino.

Le dimensioni sono contenute ma le sue atmosfere sono assolutamente coinvolgenti durante le calde serate estive.

Come raggiungere il Paradiso

– In auto dal casello autostradale Rimini Sud dell’A14
– Proseguire seguendo le indicazioni stradali per Covignano
– La discoteca Paradiso si trova al numero civico 260 di viale Covignano

La storia del Paradiso

La discoteca Paradiso nasce nel corso del 1957 quando una splendida villa sui colli riminesi viene trasformata in dancing e ristorante.

Il progetto nasce dall’iniziativa della signora Tina Mirti Fabbri.

In pochi anni Il Paradiso si afferma come il locale notturno più prestigioso di Rimini tanto da diventare un vero e proprio simbolo della nightlife romagnola. Per diversi decenni il Paradiso ha incarnato la Rimini del divertimento.

Dopo qualche anno la gestione del Paradiso vive una profonda svolta. Nel 1970 il locale passa nelle mani di Gianni Fabbri.

Il mitico Fabbri trasforma la discoteca in un club di culto per gli amanti della notte di tutta Italia.

Passano alcuni decenni ed il Paradiso rimane il locale di punta di Rimini. E’ proprio dal locale di Rimini che partono mode e tendenza. Fra queste ricordiamo l’intuizione di Gianni Fabbri quando inventò la figura delle “go go girls”, le prime cubiste in discoteca.

La clientela del locale è composta da un pubblico adulto e benestante con imprenditori, politici, sportivi, ecc… che eleggono il Paradiso come loro locale di riferimento. Nelle serate del club si vedranno sfilare personaggi di ogni rango fra cui il principe Alberto di Monaco, Bettino Craxi, De Michelis, Grace Jones, Versace, Gaultier, Piero Chiambretti, Fiorello, Jovanotti e tantissimi altri ancora.

Cambiano le mode e dopo un lento declino, siamo nel 2001, Gianni Fabbri lascia (a malincuore) la gestione del Paradiso

I fratelli Buffagni (gestori anche della Villa delle Rose e del Peter Pan) rilevano la gestione dello storico club.

Sotto la nuova gestione il Paradiso di Rimini torna sulla cresta dell’onda e la fascia d’età del pubblico si allarga coinvolgendo anche il pubblico tra i 20 ed i 30 anni.

La gestione Buffagni dura 5 anni e si conclude nella primavera del 2006. Una battaglia legale porta alla chiusura dello storico locale riminese.

Con un colpo a sorpresa il Paradiso trova una nuova gestione (ad inizio 2007) con una cordata di imprenditori romani capitanati da Alessandro Volta e Luca de Simone).

L’obiettivo dichiarato è quello di riportare il Paradiso nel gotha dei locali fashion d’Italia.

Ed è così che il Paradiso, dopo un profondo restyling, riapre sabato 20 ottobre 2007.

L’esperienza del Paradiso dura 4 anni per terminare con la resa da parte degli imprenditori romani.

E’ l’ultimo periodo di successi, seppur parziali, per il Paradiso che viene riaperto dalla proprietà dell’Altro Mondo Studio’s con un’esperienza che risulterà negativa.

Dopo un solo anno, nel 2011, il Paradiso cessa l’attività ed il locale ha definitivamente chiuso.

Dopo anni di vicende legali la società che deteneva il Paradiso viene ufficialmente dichiarata fallita nel 2016. Di asta in asta la struttura che ha ospitato, per decenni, il mitico Paradiso viene acquisito da un pool di imprenditori.

Purtroppo non rinascerà più il Paradiso. Al suo posto dovrebbe nascere una struttura con hotel e centro benessere. Ma in fondo al cuore ogni buon discotecaro degli anni d’oro spera che una parte del futuro Paradiso possa riservare un piccolo club.

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